Il marchio
di qualità

Alla produzione ceramica di Cerreto Sannita e di San Lorenzello è stato attribuito il marchio “CAT – Ceramica Artistica Tradizionale” ai sensi della legge 188/1990 del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato, oggi Ministero dello Sviluppo Economico.
Dal 2001 la produzione è regolata da un apposito disciplinare approvato dal Consiglio Nazionale Ceramico (CNC) che ha il compito di tutelare la ceramica artistica e tradizionale, le sue caratteristiche tecniche e produttive, i modelli e i decori tipici. Il marchio viene quindi riprodotto soltanto sulle opere che rispondono alle condizioni e ai requisiti stabiliti nel Disciplinare.
I simboli disegnati nel marchio CAT di Cerreto Sannita e S. Lorenzello sono due lune contrapposte con al centro il sole. Le due lune rappresentano simbolicamente i paesi che dopo molti anni si sono uniti in un’unica denominazione; il sole simboleggia la luce che ha illuminato i due paesi a unirsi in nome della ceramica. Il colore del marchio è il blu tipico delle ceramiche del ‘700 denominato “blu Cerreto”.

Disciplinare di Produzione della Ceramica Artistica e Tradizionale di Cerreto Sannita – San Lorenzello
- INDICE
- Parte I° – Cenni Storici
- Parte II° – Le Istituzioni ceramiche
- 1 – Diritto alla denominazione
- 2 – Zona di produzione
- 3 – Materie prime e fasi produttive
- 4 – Forme della tradizione ceramica di Cerreto Sannita – San Lorenzello
- 5 – Stilemi della tradizione ceramica di Cerreto Sannita – San Lorenzello
- 6 – Marchio e denominazione
- 7 – Produttori innovativi
- 8 – Comitato di disciplinare
- Relazione tecnica dei simboli proposti per il marchio della ceramica di Cerreto Sannita – S. Lorenzello
Parte I° – Cenni Storici
La ceramica prodotta a Cerreto Sannita e S. Lorenzelllo –centri distanti solo qualche chilometro e legati da antichi vincoli di parentela, di relazioni culturali ed economiche- si fregia di una tradizione plurisecolare.
Raggiunge notorietà dopo la ricostruzione di Cerreto, crollata in seguito al terremoto del 5 giugno 1688, sia per merito dei bravi maestri locali, veri artisti nel modellare l’argilla, sia per l’apporto dei maestri figulini napoletani, tra i quali Niccolò Russo ed Antonio Giustiniano, venuti a Cerreto agli inizi del ‘700 e provenienti dalla stessa zona Borgo Loreto (Napoli) dove sorgevano numerose fornaci. Si opera così una suggestiva osmosi: Napoli offre alla Contea di Cerreto, feudo dei Carafa, artigiani in possesso di schemi compositivi piuttosto aulici e barocchi, Cerreto Sannita e S. Lorenzello li restituiscono a Napoli – come nel caso di Nicola Giustiniano, figlio di Antonio, nato a S. Lorenzello il 7 gennaio 1732- capaci di arricchire quegli schemi della vivacità tipica dei colori locali e di una spiritosa impronta rusticana, deliziosamente primitiva.
I manufatti sono realizzati con argilla locale, con smalto preparato pure in loco in maniera artigianale; nella tavolozza predominano il giallo intenso (molto tipico), il verde- ramina, l’arancio. il manganese. I temi sono in prevalenza religiosi, ma non mancano quelli di ispirazione naturalistica: motivi floreali, faunistici, spesso ittiomorfi e quelli paesistici e allegoristici (cuori trafitti, legati da catena).
I maestri figulini cerretesi e laurentini producono pezzi di uso comune, ma anche “da pompa” o “da parata” diffusi in tutto il Meridione ed anche altrove.
Seicento
In diversi documenti: inventari di Cappelle, di Farmacie, capitoli matrimoniali ed altro, vengono citati “pezzi di Faenza” ritenuti da diversi critici, opera di maestri locali.
Settecento
E’ in questo secolo, come detto, che si ha il boom dell’arte ceramica, nella seconda metà del secolo, questa maiolica risente del gusto “rococò” in gran voga, concretizzato in forme sensuali e raffinate, in rappresentazioni ricercate ed esotiche, in toni cromatici più elaborati, soprattutto il blu-Cerreto.
Ottocento
La produzione si affievolisce. L’ultimo momento della produzione ceramica è contrassegnato dal ritorno alla imitazione antica, alla decorazione ad ornato neo-classico, allora di moda.
Novecento
L’interesse per la ceramica, che non si era mai spento, si fa più vivo a partire dagli anni 1957-58, quando viene istituita a Cerreto la “Scuola d’Arte” sezione ceramica. Cominciano a sorgere a Cerreto Sannita ed a S. Lorenzello, le prime botteghe che, via via, si moltiplicano producendo manufatti imitanti variamente l’antico, specie il ‘700, apprezzati in Mostre nazionali ed estere.
Non mancano maestri figulini che tentano nuove esperienze, armonizzando, con maturità tecnica, espressiva e riflessiva l’antico ed il moderno.
Parte II°
Le istituzioni ceramiche
- Museo Civico della Ceramica di Cerreto Sannita
- Mostra Permanente della Ceramica Antica e Moderna di S. Lorenzello
- Istituto d’Arte di Cerreto Sannita
- Biennale d’Arte Ceramica Contemporanea – Cerreto Sannita
- Presepiarte: rassegna di ceramica presepiale – Cerreto Sannita
- Rassegna di ceramica artistica a tradizionale “Regioni di’Italia” – S.Lorenzello
- Centro di Documentazione e Studi sulla Ceramica Artistica – Ente Morale Fondazione Massone – Cerza, S. Lorenzello.
Art. 1 – Diritto alla denominazione
- La denominazione di origine Ceramica Artistica e Tradizionale di Cerreto Sannita – S. Lorenzello, in base alla legge 9 luglio 1990 n. 188, è riservata alle imprese iscritte nel Registro dei produttori di ceramica artistica e tradizionale depositato presso la Commissione provinciale per l’Artigianato di Benevento.
- Detta denominazione viene riportata nei marchi di identificazione apposti sulle opere prodotte nella zona di affermata tradizione ceramica di cui all’art. 2, che rispondono alle caratteristiche, alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare.
Art. 2 – Zona di produzione
- La produzione oggetto del presente disciplinare deve avvenire nelle botteghe d’arte – o in altri opifici – posti entro il territorio comunale di Cerreto Sannita e S. Lorenzello.
Art. 3 – Materie prime e fasi produttive
- Le argille per la produzione di ceramica artistica e tradizionale, secondo le tipologie merceologiche indicate dall’art.2 comma 3 legge 188/90 (maiolica, terracotta comune, terraglia), dovrebbero essere preferibilmente ottenute, in particolare le argille da maiolica, nei bacini del comprensorio dei comuni di Cerreto Sannita – S. Lorenzello, ai fini di difendere e conservare le caratteristiche tecniche, produttive, strutturali e morfologiche dei prodotti ceramici e sostenere uno sviluppo qualificato delle attività ceramiche, valorizzando l’antica tradizione della zona.
- E’ consentito usare argille provenienti da altre regioni italiane, purchè le proprietà chimico- fisiche e le caratteristiche tecnologiche del prodotto finito mantengano intatte tutte le peculiarità delle tipologie merceologiche delle produzioni ceramiche della zona.
- Per la produzione di ceramiche di tipo tradizionale (maiolica), è prescritto l’uso di argille rosse foggiate manualmente o con l’ausilio del tornio. E’ consentito l’uso di argille rosse unite a terraglia bianca solo per particolari produzioni a colaggio, purchè restino salvi i caratteri specifici della maiolica di Cerreto Sannita – S. Lorenzello.
- Tutte le fasi produttive devono di norma avvenire all’interno della bottega o opificio del ceramista, ma è consentito di avvalersi dell’antica prassi di attivare l’esecuzione di tecniche e foggiature da eseguire a domicilio, purchè l’esecutore risieda nel territorio comunale di Cerreto Sannita o di S. Lorenzello e sia iscritto all’Albo delle Imprese Artigiane o nel Registro delle Ditte della Camera di Commercio di Benevento. E’ consentito avvalersi dell’antica pratica di attivare l’esecuzione di decori da eseguire a domicilio, purchè l’esecutore risieda nel territorio comunale di Cerreto Sannita o di S. Lorenzello, sia iscritto all’Albo delle Imprese Artigiane o nel Registro delle Ditte della Camera di Commercio di Benevento.
- Per la decorazione dei prodotti ceramici non sono consentiti processi di realizzazione seriale (decalcomanie, serigrafie, schermo seta e quant’altro non realizzato con tecnica manuale).
Art. 4 – Forme della tradizione ceramica di Cerreto Sannita e S. Lorenzello
1. Sono storiche della tradizione ceramica di Cerreto Sannita – San Lorenzello le seguenti forme:
- piatti con falda da conserva o da parete 40/50 cm;
- piatti da servizio con doppio bordo scanalato 23/24 cm;
- vassoio sagomato o fiamminghe/sotto zuppiera da servizio, zuppiere grandi, medie, piccole bacellate e di forma ovale con pomo a frutta o a tralcio;
- salsiere/ acetoliere/ rinfrescabicchieri/ saliere con coperchio/ zuppiere tonde con manici a forchetta e pomo tondo; giare, giarette con anse a tralci ed a segreto;
- idrie/ semplici ed elaborate nei manici (langell’);
- anfore o fiasche con manici semplici o riporti (fiaschette del pellegrino);
- fiasche con anse a tralci;
- acquasantiere medie e grandi a rilievo plastico con elementi architettonici, floreali; forme a tempietto sorretto da colonne e coppetta;
- albarelli farmaceutici di forma arrotondata nella pancia inferiore con bordo svasato senza coperchio di forma stretta e larga;
- mensola con doppio mascherone/ doppia misura 25/ 30 cm;
- lucerne (cannler’) con uno o due manici;
- bilobate con anse a tralci (amm’l), boccale da taverna monolobati
- compostiere a più corpi;
- pilloliere con coperchio (forma a pera);
- bacinella da barbiere di forma ovaloide sagomata cm 28/38 circa;
- mesciroba con manico elaborato altezza cm 25;
- rinfrescatoio di forma ovale di dimensioni 15 cm, 23 cm, 40 cm.
Art. 5 – Stilemi della tradizione ceramica di Cerreto Sannita e S. Lorenzello
1. Sono storici della tradizione ceramica di Cerreto Sannita – S. Lorenzello: Fine 600: smalto bianco-avorio (marzacotto)
- Arcaico – compendiario; Faunistica e floreale; Paesaggistica di tipo naif;
- 700 – Ornato su smalto “bianco grigio bluastro” Barocco
- Floreale in verde e giallo;
- Floreale in monocolore verde- ramina;
- Arancio con verde macero e bruno manganese (moustieurs); Floreale in verde macero e giallo arancio;
- Nastro Merletto; Palmetta policroma;
- Decorazioni paesistiche in chiaro scuro bleu-Cerreto; Fine 700 – inizio 800:
- Rococò
- Decorazioni faunistica e floreale Decorazione a grottesche Paesaggistica di tipo naif;
- 800 – Smalto avorio con poco stagno leggermente giallino; Gusto neoclassico;
- Ornato geometrico; Compendiario;
- Mezza maiolica;
- 900 smalto bianco e colorato; Arcaico;
- Mezza maiolica;
- Monocromatica in verde/giallo/manganese/bianco ed avorio;
- Il rispetto e la fedele osservanza dei modelli, forme, stili e decori di dette produzioni tradizionali, vengono riscontrati con gli archetipi esistenti nel Museo Civico della Ceramica di Cerreto Sannita, nella Mostra Permanente della Ceramica Antica e Moderna di S. Lorenzello, nel Museo della Villa Floridiana di Napoli ed in altri Musei o collezioni in Italia ed all’estero nonché nei pavimenti delle chiese di S. Gennaro, S. Martino e chiesa della Clarisse in Cerreto Sannita e nel pavimento e nel timpano della chiesa di Maria SS. della Sanità in S. Lorenzello.
Art. 6 – Marchio e denominazioni
- Costituisce parte integrante del presente disciplinare un marchio consistente nella rappresentazione grafica di carattere generale definita ed approvata dal Consiglio Nazionale Ceramico. Il marchio, nel suo modello nazionale, contiene i seguenti elementi essenziali:
– la denominazione Ceramica Artistica e Tradizionale;
– la zona di affermata tradizione ceramica, individuata con il nome di Cerreto Sannita – S. Lorenzello. - Nel modello di marchio restano disponibili appositi spazi o campi, delimitati in modo da consentire ai singoli produttori ceramici iscritti nel registro di cui all’art.1 di apporre i segni necessari alla propria identificazione. A tale fine ogni produttore deve indicare:
– il nome, la sigla, il segno o il numero di iscrizione nel registro secondo i tipi che ogni produttore è tenuto a depositare presso il Registro della Commissione Provinciale per l’Artigianato e presso il Comitato di Disciplinare;
– le tipologie dei materiali utilizzate dal produttore (maiolica, terracotta comune, terraglia) definite in conformità alle norme UNI, per le quali possono essere utilizzate sigle di identificazione. - In ogni manufatto devono essere indicati in modo indelebile:
– la denominazione legale e gli elementi distintivi di identificazione della zona di cui al presente Disciplinare;
– gli elementi distintivi di cui alle lettere a) e b) di cui al precedente comma;
– per la produzione destinata ad uso alimentare la specifica indicazione prevista in conformità alle norme vigenti.
Art .7 Produttori innovativi
- Possono essere tutelate, ai sensi del presente disciplinare, quelle produzioni ceramiche contenenti le forme innovative che possono essere considerate come un naturale sviluppo ed aggiornamento dei modelli, delle forme, degli stili e delle tecniche tradizionali, nel compatibile rispetto della tradizione artistica, ivi compresi prodotti unici di indubbia originalità, nei quali figuri l’impegno creativo ed intellettuale verso la ricerca e l’innovazione, in funzione dell’ampliamento dei valori del patrimonio della zona.
- I ceramisti, avvalendosi di ogni ampia libertà creativa, operano per elevare continuamente la qualità della loro produzione, agendo in stretta collaborazione tra loro e riferendosi, ove necessario, ai modelli di cui all’art. 5 comma 2.
Art. 8 – Comitato di disciplinare
- Il presente Disciplinare è sottoposto alla vigilanza del Comitato di Disciplinare, costituito ai sensi della legge 188/90 e successive modifiche.
- Per le funzioni e l’operatività del Comitato steso si fa riferimento all’art. 7 della legge 188/90 e al relativo regolamento e delibere di attuazione, nonché alla successiva normativa.
- Il Comitato di disciplinare è cosi composto:- Sindaco o suo delegato del Comune di Cerreto Sannita e San Lorenzello che, a cadenza biennale, si alternano alla presidenza;
– Delegato della Camera di Commercio di Benevento: Componente;
– Storico indicato dal Comune di Cerreto Sannita: Componente;
– Storico indicato dal Comune di San Lorenzello: Competente;
– Esperto nominato dal Comune di Cerreto Sannita: Componente;
– Esperto nominato dal Comune di San Lorenzello: Componente;
– Preside dell’Istituto Statale d’Arte di Cerreto Sannita o suo delegato;
– Funzionario del Comune di Cerreto Sannita o del Comune di San Lorenzello, nominato dal Sindaco o suo delegato che presiede il Comitato quale Segretario verbalizzante;
– Rappresentante della Sovrintendenza ai Beni Artistici e Storici;
– Rappresentante dell’Associazione di categoria più rappresentativa dei produttori di cui all’art. 1 del presente disciplinare;
– Rappresentante della Regione Campania scelto fra i funzionari appartenenti almeno alla VIII qualifica funzionale;
– Membro nominato dal Consiglio Nazionale Ceramico;
– Rappresentante del Museo Civico di Cerreto Sannita;
– Rappresentante della Mostra permanente della ceramica di S. Lorenzello. - Per le funzioni e l’operatività del Comitato, che avrà sede secondo cadenza biennale presso la Casa Comunale del relativo presidente, si fa riferimento all’art. 7 della Legge 188/90 ed al relativo regolamento e delibere di attuazione.
RELAZIONE TECNICA DEI SIMBOLI PROPOSTI PER IL MARCHIO DELLA CERAMICA DI CERRETO SANNITA – S.LORENZELLO
I simboli disegnati nella proposta del logo, sono due lune contrapposte con al centro il sole.
Le due lune simbolicamente rappresentano i paesi che dopo molti anni di campanilismi si sono uniti in un’unica denominazione d’origine, ed il sole al centro delle due lune, significa luce che ha illuminato i due paesi ad unirsi insieme.
I simboli proposti sono stati ricavati dai decori esistenti nelle ceramiche del settecento che venivano prodotte a Cerreto e S. Lorenzello, sono quelli che più frequentemente si trovano decorati nei pavimenti, anfore, piatti, albarelli, ecc., e che oggi si possono ammirare nel museo di Cerreto Sannita, nella mostra permanente della ceramica di S.Lorenzello, nelle collezioni private e nelle chiese di Cerreto Sannita, S.Lorenzello e di altri paesi.
Nell’elaborazione grafica del logo si è dovuto tenere presente delle esigenze tecniche lavorative dovute per il riporto del marchio sotto le ceramiche che in molti casi deve essere riportato di dimensioni molto piccole, di conseguenza non si è potuto elaborarlo molto sia graficamente sia cromaticamente, anzi è stato semplificato al massimo senza però perdere le caratteristiche del decoro originale da cui è stato ricavato.
Per facilitare il riporto del marchio si è ritento opportuno che il colore sia monocromatico blu, possibilmente quello tipico delle ceramiche del settecento denominato blu cerreto.
Prof. Nunzio Sagnella
NOTE
Disciplinare approvato dal Consiglio nazionale ceramico del 21.11.01.